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MEDICINA BIOELETTRONICA
Metodi moderni di indagine bioenergetica
La sintesi millenaria delle “medicine sacre” [3]
Autore: Carlo Di Stanislao

In un altro antico testo taoista (Ne Jing tu) si trova scritto: «Pensiamo di sapere chi siamo, ma non conosciamo la nostra vera natura. Scopo dell’esistenza è realizzare il meglio attraverso il peggio, per vedere oltre la vita».

Come per la Medicina indiana e quella tibetana, o per la concezione Maya, per la Medicina tradizionale cinese dietro all’io manifesto (o sociale) ce n’è un altro innato, autentico, predestinato.

Gli astri e gli antenati condizionano l’io innato, così come l’educazione condiziona l’io manifesto.

Grande importanza è attribuita alla Dietetica, alla natura ed al sapore degli alimenti, in funzione sia della propria costituzione che di contingenze particolari.

Diagnostica bioenergetica moderna

Senza voler entrare in inutili e noiosi dettagli, vogliamo riferire di un’esperienza basata sulla diagnostica bioenergetica delle intolleranze alimentari condotta presso il Centro Allergologico della AUSL 04 de L’Aquila. Dal 1995 al 2000 presso il nostro Centro Allergologico, sono stati effettuati 3.567 Sarm-test, per un totale di 1.508 pazienti. Il test ha evidenziato una o più positività ad alimenti ed additivi in 889 pazienti (59%), di cui 176 (21%) di età pediatrica (fra i 4 ed i 12 anni), e gli altri adulti, con espressiva prevalenza per il sesso femminile (67% contro il 46%).

Nessuno dei pazienti mostrava livelli di IgE specifiche espressive, né prick test con alimenti preparati o freschi di tipo indicativo. I disturbi denunciati dai pazienti sono stati intestinali (reflusso gastroesofagea, colon irritabile, gastrite ipersecretiva, dispepsia ipostenica), cutanei (orticaria, orticaria-angioedema, eczema, dermatite seborroica) o neurologici (cefalea vasomotoria, sindrome menieriforme), con netta prevalenza per le forme miste. Nella maggior parte dei casi sono stati identificati o alimenti di uso comune (grano, latte, uova, caffè, pomodori) o sensibilità verso alimenti ed additivi (nichel solfato, tartrazina, eritrosina, solfiti, glutammato).

L’esclusione degli alimenti e/o degli additivi non tollerati, ove possibile, è stata fatta per 4-6 settimane, con reintroduzione a rotazione ed in rapporto alle compatibilità alimentari.

Un soddisfacente risultato, con follow-up di 12-18 mesi, si è riscontrato in circa i due terzi dei soggetti trattati.

Attualmente la comunità scientifica internazionale è molto restrittiva sulle linee guida per la diagnosi di reazione avversa agli alimenti. Anche se un tempo si attribuiva grande importanza alla ricchezza di istamina e/o triptofano (precursore della serotonina) in alcuni cibi in corso di orticaria o emicrania, studi controllati dimostrano che tonno, sardine, vino rosso e bianco, formaggi fermentati, spinaci e pomodori non acuiscono le espressioni di tali patologie.

Eppure alcuni autori ancora definiscono False Allergie Alimentari (FAA) l’insieme dei disturbi intestinali ed extraintestinali che assume la forma di una reazione reaginica in relazione ad un rilascio istaminico non specifico. Tali condizioni occorrono se si manifesta una delle tre seguenti condizioni:

  • Consumo eccessivo di uno o più alimenti o ricchi di istamina o che attivano un processo istaminico (latte, latticini, banane, sardine, gamberi, fragole, eccetera).
  • Alterazioni funzionali della mucosa digestiva con alterato passaggio di macromolecole.
  • Alterazione dei rapporti fisiologici fra organismo ed istamina a causa di un rilascio anomalo mastocitario e basofilico o per anomalia del suo catabolismo (turba della istidin-decarbossilasi).
Mentre i testi immunologici in vitro (IgE ed IgG4 specifici, degranulazione specifica mastocitaria, eccetera) ed alcuni testi in vivo (prick e prick-by-prick) sono solitamente negativi, la provocazione orale anche in doppio cieco ed il test leucocitossico (di Byrant) possono risultare positivi.

Esiti dei test bioenergetici

In questi casi riteniamo molto utile eseguire un test bioenergetico (Vega, Sarm-test) per identificare sostanze (alimenti o additivi) intolleranti.

Talora, poi, in condizioni critiche (alimenti difficilmente eliminabili per lunghi periodi), sarà opportuno far seguire ad una diagnosi non convenzionale una terapia combinata, con cromoni, prodotti omeopatici neutralizzanti e stimolazioni su punti d’agopuntura.

Abbiamo anche notato che, molto spesso, sono i farmaci e non i cibi o gli additivi ad essere responsabili di un incremento istaminico con reazioni avverse cutanee o extracutanee. Occorre, pertanto, indagare anamnesticamente sull’impiego di farmaci comuni che, bloccando l’istamino-ossidasi, incrementano i livelli d’istamina libera circolante.

Tali farmaci sono soprattutto: aminofillina, verapramile, clorochina e metamizolo.

Grazie a questi risultati è stato anche possibile, dal dicembre 1996, attivare un servizio di Agopuntura e Moxa che, fra il ’97 ed il ’98, è stato frequentato da un numero sempre crescente di pazienti.

La per percentuale d'efficacia si è mantenuta eccellente nei due anni con oltre il 70% di esiti eccellenti o buoni.




dal Dizionario della Medicina naturale:




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