Home
  NUMERO 52
  aggiornato al 3/10/2024

Cosa ti interessa?


Ricerca rapida








Numeri passati:
Le Novita'  Corsi, Fiere Dizionario  Consulenza Gratis PRENOTA UNA VISITA

 
AYURVEDA
Ayurveda, Scienza della Vita [3]
Come riconoscere i dosha

Vata dosha

Vata rappresenta il movimento: il movimento dell’aria, che si unisce e si disunisce rispetto al sangue nei polmoni; i fini movimenti enzimatici, che conducono alle trasformazioni biologiche; i movimenti delle sostanze nutritive e di rifiuto attraverso le membrane cellulari; il movimento della elettricità attraverso i nervi, per veicolare gli impulsi sensitivi e motori; il movimento delle emozioni fredde o blu: paura, ansia, dolore spirituale, angoscia esistenziale.

La tipologia fisica è longilinea e magra.

Le sedi di Vata sono il colon, la cavità pelvica, le ossa, la pelle, le orecchie e le cosce; i disturbi di Vata si manifestano in modo macroscopico in tali aree, soprattutto con accumulo di aria nell’intestino, alterazione della motilità dei visceri (per esempio stitichezza o diarrea, coliche, crampi), fragilità ossea, disordini sessuali, manifestazioni cutanee di disturbi della flora intestinale, ernie inguinali, disturbi dell’udito e della parola.

La pelle, i capelli, le feci sono secche; Vata tende a bere e urinare poco; le estremità sono fredde. Ama i cibi aspri, dolci, salati e le bevande calde. Le caratteristiche mentali di Vata sono la facilità di apprendimento unita a debolez za di memoria; la grande irrequietezza intellettuale e fisica, unite a facile stancabilità; molto intuito, ma volontà insufficiente per portare a compimento ciò che giustamente comprendono; sono molto brillanti, ma si scoraggiano facilmente; sono emotivamente instabili: talora si mostrano eccessivamente sicuri di sé, per divenire successivamente insicuri; malgrado le loro insicurezze esistenziali, sanno essere insospettabilmente duri.

Pitta dosha

Pitta significa letteralmente “ciò che produce calore”. Presiede a tutti i processi di produzione e trasformazione del calore. Per tale motivo si ritiene che Pitta sia la sede di agni, il fuoco metabolico, la cui perturbazione è la causa prima delle malattie. Le sedi preferenziali di Pitta sono lo stomaco, l’intestino tenue, le ghiandole sudoripare, il sangue, i tessuti adiposi, la tiroide, il fegato, gli occhi e la funzione visiva in generale.

Pitta possiede una particolare affinità per i processi di trasformazione, che avvengono a livello epatico; del fegato conserva la qualità mentale del coraggio (l’alterazione del coraggio è la collera) e la vis polemica, unita alla grande capacità di intrapresa, sino all’audacia; sono anche degli ottimi oratori, forse eccessivamente irruenti ed aggressivi.

La corporatura è media (Vata è longilineo, Kapha tozzo, grosso e brevilineo), la carnagione tende ad essere scura o rossa e si formano facilmente sulla pelle nei e lentiggini. I capelli sono sottili e vi è tendenza ad un incanutimento precoce e alla calvizie. I tipi Pitta hanno molto appetito, ma tendono all’ulcera dello stomaco e del duodeno, per eccesso di acidità dei succhi gastrici: per il loro temperamento coraggioso, ma collerico, se la prendono eccessivamente per i torti subiti e possono essere esasperatamente polemici; inoltre ambiscono di riuscire ad ogni costo e sono perfezionisti; tali requisiti caratteriali sono appunto quelli che conducono più facilmente all’ulcera dello stomaco e del duodeno. Amano i gusti dolci ed amari e le bevande fredde.

La temperatura corporea è più calda delle altre tipologie; le estremità sono calde, a meno che il tipo Pitta non sia ammalato o debilitato; vi è tendenza all’ipertiroidismo e all’ipertensione arteriosa; la sudorazione, le urine e le feci sono abbondanti; il sonno è breve, ma profondo, a meno che non subentrino disturbi del fegato e delle vie biliari: in tal caso l’addormentamento è problematico e l’individuo si sveglia nelle prime ore del sonno, per riaddormentarsi profondamente verso le tre. Il tipo Pitta non ama esporsi eccessivamente al caldo, alla luce solare, mentre resiste molto bene al freddo.

Kapha dosha

Kapha significa letteralmente “ciò che unisce e viene dall’acqua». Rappresenta infatti il principio della coesione e della struttura, presiedendo fra l’altro alla crescita del corpo, allo sviluppo fisico, mentale ed emozionale dei bambini, ma anche allo stabilirsi delle giuste forze fisiche e mentali nell’adulto, in relazione con l’attività svolta. È responsabile della saldezza ed elasticità dei tendini, della lubrificazione e del corretto funzionamento delle articolazioni, della elasticità e resistenza alla fatica dei muscoli. Mentre Vata è responsabile della dinamicità muscolare, ovvero dell’efficienza dei muscoli nel movimento, cioè dell’attività dei muscoli cinetici, Kapha presiede ai muscoli statici e in particolare a quelli della colonna, cioè controlla l’attività dei muscoli il cui funzionamento garantisce la posizione eretta. Tutti i difetti posturali, come per esempio la scoliosi, dipendono da uno squilibrio di Kapha, così come i difetti di appoggio del piede (piattismo, cavismo, valgismo, varismo).

Tutto ciò che serve a vincere gli effetti della forza di gravità è sotto il controllo di Kapha, il grande stabilizzatore. Tale funzione di stabilizzazione e di coesione si manifesta anche nei processi immunitari, dove Kapha presiede alla giusta maturazione dei linfociti nel timo e nella Borsa di Fabrizio a livello intestinale, ma anche all’attività dei macrofagi nel sangue e nei tessuti (i macrofagi sono cellule che mangiano le cellule patogene e costituiscono la forma più primitiva e immediata di difesa immunitaria), differentemente da Pitta, che presiede invece alla produzione di anticorpi e la cui alterazione è responsabile in gran parte delle malattie allergiche ed autoimmuni (nelle quali l’organismo non riconosce come proprie parti di sé e le attacca con gli anticorpi, da lui stesso prodotti).

Infine Kapha presiede all’equilibrio dei liquidi nel corpo ed è connesso per questo in modo particolare alla funzione renale, cosl come Pitta è connesso a quella epatica e Vata al polmone e al grosso intestino. Kapha possiede una corporatura robusta e/o grassa e/o brevilinea, i capelli sono fitti, soffici, ondulati e grassi; tende all’ipotiroidismo; si muove lentamente ed è spesso pigro; ama i cibi piccanti ed amari, la digestione è lenta e tende alla stitichezza. Sul piano mentale, non è intuitivo e duttile come Vata, né esuberante come Pitta, la sua comprensione è lenta; tuttavia la memoria è molto buona ed una volta appreso qualcosa, lo ritiene per tutta la vita. Perciò Kapha è adatto a specializzarsi in un qualsiasi settore, poiché diverrà in tal modo di sicuro affidamento, mentre non è adatto ad attività in cui si richiede capacità di inventiva, estemporaneità, duttilità, capacità di assumere rapidamente punti di vista diversi.

[3—continua]








Questo sito offre gratuitamente un servizio culturale informativo generale
sulla medicina naturale o alternativa. Per qualsiasi problema di salute personale
si raccomanda di consultare sempre il proprio medico di fiducia.
NaturalisMedicina CopyRight(C) 1997-2010 Flavio Gazzola.
Organo Ufficiale della Consulta Nazionale di Medicina Naturale.