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Politica e Salute
Il rallentato cammino della commissione parlamentare sulla medicina naturale
Seduta del 21 Aprile della XII Commissione parlamentare
Autore: Dr. Flavio Gazzola

XII Commissione - Resoconto di mercoledì 21 aprile 2004

 

La seduta comincia alle 14.20.

 

 

Medicine e pratiche non convenzionali.

 

C. 137 Battaglia, C. 276 Massidda, C. 568 Petrella, C. 640 Lucchese, C. 1054 Pecoraro Scanio, C. 1055 Pecoraro Scanio, C. 1096 Labate, C. 1103 Giacco, C. 1131 Zacchera, C. 1432 Mazzocchi, C. 1623 Stucchi, C. 1788 Valpiana, C. 2115 Minoli Rota, C. 2236 Bondi, C. 2768 Grandi, C. 2824 Massidda, C. 3057 Zanella, C. 3581 Zanella, C. 3614 Rodeghiero, C. 3194 Paolo Russo, C. 4318 Vernetti, C. 4191 Dell'Anna.

 

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 4 febbraio 2004.

 

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che nella seduta del 4 febbraio 2004 la Commissione ha deliberato di adottare come testo base per il seguito dell'esame il testo unificato elaborato dal relatore ed è stato fissato il termine per la presentazione di emendamenti.
Fa quindi presente che il Governo ha chiesto di rinviare l'inizio dell'esame degli emendamenti.

 

Francesco Paolo LUCCHESE (UDC), relatore, chiede chiarimenti in ordine al seguito dell'esame, osservando che il Governo avrebbe avuto comunque il tempo per esaminare i pur numerosi emendamenti presentanti al testo.

 

Giuseppe PALUMBO, presidente, fa presente che nella proposta di calendario per la prossima settimana, che verrà sottoposta all'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti di gruppi, la cui riunione è prevista per la seduta odierna, è già stato inserito il seguito dell'esame del provvedimento in titolo.

 

Domenico DI VIRGILIO (FI), osservato preliminarmente che il rilevante numero di emendamenti presentati da tutti i gruppi politici è indicativo di quanto il provvedimento in esame sia controverso, fa presente che la Federazione nazionale dell'ordine dei medici ha chiesto un incontro con il relatore e con la Commissione.

In considerazione dei profili di grande rilevanza sociale, oltre che medica, che riveste il provvedimento in esame, ritiene che la sollecitazione avanzata dalla Federazione, che fa propria, non possa essere disattesa al fine di chiarire la posizione ufficiale della Federazione medesima.

Sottolinea infatti l'importanza di acquisire quella posizione prima di procede all'esame degli emendamenti presentati al testo, evidenziando peraltro la necessità che la Commissione con il proprio lavoro proceda alla regolamentazione delle medicine e delle pratiche non convenzionali, non già al loro riconoscimento scientifico.

 

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che in sede di Comitato ristretto si è proceduto allo svolgimento di un numero eccezionalmente elevato di audizioni, tra le quali anche quella della Federazione nazionale dell'ordine dei medici. Ritiene pertanto inopportuno, anche in considerazione

della fase procedurale in si trova l'esame del provvedimento, procedere ad un'ulteriore audizione, osservando peraltro che nulla vieta al relatore di acquisire informalmente le ulteriori valutazioni della Federazione nazionale dell'ordine dei medici.

 

Grazia LABATE (DS-U), ricordato che, a differenza di altri ordinamenti europei, l'Italia è ancora priva di una disciplina in materia di medicine e pratiche non convenzionali, sulla quale invece appare necessario un intervento legislativo, ritiene che il dibattito in ordine alla questione posta dal deputato Di Virgilio sulla regolamentazione piuttosto che sul riconoscimento scientifico delle medicine cosiddette alternative debba più opportunamente essere rinviata al momento in cui si affronterà l'esame degli emendamenti.

Pur osservando che tutte le parti politiche dovrebbero concordare sull'inopportunità di riaprire il ciclo delle audizioni, ritiene si possa prendere in considerazione la richiesta avanzata dalla Federazione nazionale dell'ordine dei medici, considerato che il testo adottato come testo base è molto cambiato.

Si tratterebbe tuttavia di fissare precisi paletti, limitandosi ad una sola audizione.

 

Giacomo BAIAMONTE (FI), pur concordando sull'inopportunità di riaprire il ciclo delle audizioni osserva che, ove si decidesse di audire nuovamente la Federazione nazionale dell'ordine dei medici, si dovrebbe procedere all'audizione anche del presidente della società di medicina interna, in considerazione della rilevanza scientifica che tale società riveste.

 

Francesca MARTINI (LNFP) ritiene condivisibile l'ipotesi prospettata dal deputato Labate di procedere all'audizione della sola Federazione nazionale dell'ordine dei medici, in considerazione del ruolo particolare che essa riveste.

 

Giuseppe PALUMBO, presidente, osserva che, ove lo ritenga necessario, la Federazione nazionale dell'ordine dei medici può far pervenire una memoria scritta nella quale rappresentare le proprie valutazioni, di cui potrà tenere conto lo stesso relatore.

 

Cesare ERCOLE (LNFP), pur reputando condivisibile l'orientamento già espresso dal deputato Martini, ritiene che, essendo già stato adottato il testo base per il seguito dell'esame, sia più opportuno procedere all'esame degli emendamenti.

Ricorda quindi che compito del legislatore è operare a tutela della salute dei cittadini, non già quello di rispondere a lobby.

 

Giulio CONTI (AN) ritiene si possa procedere ad una nuova audizione della Federazione nazionale del medici, anche in considerazione del fatto che al suo interno si registrano un confronto vivace e taluni cambiamenti rispetto alle posizioni già espresse.

Nel concordare con la Federazione in ordine alla possibilità che talune pratiche siano esercitabili solo da medici, ritiene, in anche considerazione della natura di legge quadro che riveste il provvedimento in esame, che si possano nuovamente ascoltare anche i rappresentanti delle associazioni delle medicine non convenzionali.

Peraltro, in considerazione del complesso ed oneroso lavoro svolto dal relatore, rileva che debba essere il relatore stesso a pronunciarsi in ordine all'opportunità o meno di procedere ad ulteriori audizioni.

 

Piergiorgio MASSIDDA (FI) osserva che acquisire l'orientamento della Federazione nazionale dei medici può rappresentare un utile contributo, anche al fine di individuare margini di convergenza sui temi in esame.

Espresso apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore, ritiene a sua volta che possa essere lo stesso relatore ad esprimersi in ordine alla richiesta avanzata.

 

Francesco Paolo LUCCHESE (UDC) fa presente di aver dovuto, in qualità di relatore, predisporre il testo unificato di numerose proposte di legge, avanzate da tutte le forze politiche, nella consapevolezza che il provvedimento investe una materia di estrema delicatezza e che ha la valenza di un vero cambiamento culturale.

Pur non intendendo opporre un atteggiamento di chiusura in ordine ad ulteriori confronti, ricorda di aver interloquito nel corso dell'esame preliminare ed ai fini della predisposizione del testo unificato, con un numero elevatissimo di associazioni e categorie operanti nell'ambito delle medicine e pratiche non convenzionali, nonché con i rappresentanti dei chiropratici e degli osteopati, acquisendo inoltre numerose memorie.

Precisato altresì di aver inserito nel testo unificato anche la pranoterapia al fine di tenere conto dei contenuti di tutte le proposte di legge presentate, manifesta ampia disponibilità nei confronti delle proposte di modifica avanzate.

Ritiene peraltro di aver svolto pienamente il proprio dovere di relatore, tenendo conto delle istanze avanzate anche attraverso la presentazione di propri emendamenti al testo da lui stesso elaborato, sottolineando che nel corso dell'attuale legislatura si sta instaurando in ordine alle audizioni una prassi in contrasto con le procedure di norma seguite.

Rilevato di non essersi potuto avvalere di una significativa collaborazione nell'ambito del Comitato ristretto costituito per l'esame delle numerose proposte di legge esistenti, sottolinea che proprio la Federazione nazionale dell'ordine dei medici, anche per ragioni interne all'ordine stesso, non ha fornito il proprio contributo, né avanzato proposte concrete. Ora invece da parte della Federazione si fanno discutibili affermazioni di principio.

Nell'imputare alla Federazione una sorta di pigrizia mentale nella fase di predisposizione del testo, ribadisce l'esigenza che da quest'ultima vengano avanzate proposte precise.

Sottolinea inoltre l'opportunità, ove si procedesse ad una nuova audizione della Federazione, di ascoltare, eventualmente nel corso di un'unica seduta, anche i rappresentanti delle medicine e pratiche non convenzionali, anche per evitare l'accusa di cedere a pressioni lobbistiche.

 

Giuseppe PALUMBO, presidente, ritiene che la soluzione più idonea, anche sotto il profilo procedurale, sia quella di sollecitare l'invio di osservazioni scritte che il relatore, ove lo ritenesse, potrebbe recepire trasfondendone il contenuto in proposte emendative, eventualmente differendo l'inizio delle votazioni degli emendamenti.

Ciò anche per evitare che nel corso di ulteriori audizioni i soggetti intervenuti si limitino a fornire ancora una volta indicazioni di principio del tutto generiche.

 

Maria BURANI PROCACCINI (FI) concorda con le considerazioni del presidente.

 

Grazia LABATE (DS-U) fa presente che non si possono demandare a un ordine professionale decisioni inerenti i tempi di esame degli emendamenti.

 

Piergiorgio MASSIDDA (FI) ritiene si potrebbe dar corso ad un'ulteriore audizione sollecitando però la formulazione in quella sede di proposte concrete.

 

Domenico DI VIRGILIO (FI), ferma restando la piena libertà decisionale della Commissione, osserva che quest'ultima è di fronte alla responsabilità storica di dare riconoscimento a medicine e pratiche non convenzionali, da cui consegue l'indicazione per il cittadino di poter adire ad esse nonostante non abbiano base scientifica dimostrata.

Rileva quindi che la Federazione nazionale dell'ordine dei medici è l'unico organo istituzionale che rappresenta in Italia la medicina ufficiale e che ha tutto il diritto di far sentire la propria voce.

Osservato inoltre che la posizione negativa assunta dalla Federazione in ordine all'impostazione che caratterizza il testo base è indicativa della preoccupazione di dare riconoscimento a medicine e pratiche che non si fondano su presupposti scientifici, ribadisce l'opportunità di procedere all'audizione dell'unico organismo che rappresenta in Italia la medicina ufficiale.

 

Grazia LABATE (DS-U) in ordine alle considerazioni del deputato Di Virgilio, ricorda che il Governo ha presentato una proposta di riforma degli ordini professionali e che, d'altra parte, la Federazione nazionale dell'ordine dei medici, pur essendo l'unico organismo rappresentativo della medicina ufficiale, non ha mai assunto misure nei confronti di medici specializzati che esercitassero la professione nel campo delle medicine non convenzionali.

Non si può pertanto pensare che il Parlamento continui ad avallare una simile ipocrisia, mantenendo uno stato di irregolarità permanente nel quale medici specializzati prescrivono comunque medicinali alternativi.

Rileva inoltre come in Italia non si operi nel campo della ricerca sull'efficacia dei farmaci non convenzionali e come sia necessario chiedersi se i parametri adottati per la valutazione dei farmaci cosiddetti ufficiali siano riferibili anche alle medicine e pratiche non convenzionali.

Ricordato che il testo da ultimo predisposto dal relatore è stato oggetto di discussione nell'ambito del Comitato ristretto, ritiene che proposte di merito in ordine a tale testo possano essere acquisite in attesa che il Governo sia pronto a pronunciarsi sugli emendamenti presentati, evitando tuttavia ulteriori dilazioni al fine di evitare che si cada nel ridicolo.

 

Augusto BATTAGLIA (DS-U), intervenendo sull'ordine dei lavori, ricorda che il calendario dei lavori della seduta odierna prevede la trattazione di altri importanti temi quali quelli della salute mentale e dei medici specializzandi, che ritiene opportuno vengano affrontati.

 

Giuseppe PALUMBO, presidente, ribadisce l'opportunità che ci si limiti ad acquisire eventuali memorie scritte.

 

Giulio CONTI (AN) sottolinea come la contrarietà sul testo in esame della Federazione nazionale dell'ordine dei medici abbia una valenza essenziale, tale da influire sull'applicabilità futura della legge.

Infatti i medici che esercitassero medicine non convenzionali potrebbero trovarsi in contrasto con i dettami dell'Ordine, anche se, come rilevato dal deputato Labate, la Federazione finora non ha assunto misure nei confronti dei propri membri.

Ricordato che le medicine non convenzionali non sono soggette ai controlli previsti per quelle ufficiali e che il testo in esame prevede l'esercizio di pratiche non convenzionali da parte di personale non medico, questioni che incidono sulla tutela della salute dei cittadini, ribadisce l'opportunità di procedere all'audizione della Federazione nazionale dell'ordine dei medici.

 

Fabio Stefano MINOLI ROTA (FI) osserva che ancora una volta si intende affrontare una materia che riveste una fortissima valenza sociale e che ha risvolti anche economici che attengono alla sanità privata solo dal punto di vista dei medici.

L'intento con cui ha operato il relatore è invece quello di predisporre un provvedimento che consenta ai cittadini che intendano ricorrere a medicine e pratiche non convenzionali di avere la certezza di non affidarsi a ciarlatani.

Espresso pertanto apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore, si dichiara stupito che dopo un lungo periodo di attività ci si trovi oggi, a sorpresa, davanti alla richiesta della Federazione nazionale dell'ordine dei medici di essere nuovamente audita.

Ritiene peraltro singolare che la Federazione abbia valutato positivamente diverse discipline non convenzionali, purché esercitate da medici.

Nel condividere quindi la proposta della presidenza di limitarsi all'acquisizione di memorie scritte, ribadisce, in relazione a taluni rilievi del deputato Di Virgilio, che nessuno intende attribuire valenza scientifica a medicine e pratiche non convenzionali, ma assicurare ai cittadini la possibilità di ricorrervi senza incorrere in rischi per la propria salute.

 

Giuseppe CAMINITI (FI), osservato che è un dato di fatto l'elevato numero di coloro che si rivolgono alle medicine e pratiche non convenzionali, che il testo predisposto dal relatore è volto a legalizzare, rileva che è altresì un dato di fatto che l'ordine dei medici non ha mai preso provvedimenti nei confronti dei propri membri che esercitassero medicine alternative.

Inoltre esistono strutture ospedaliere nelle quali si ricorre all'agopuntura nell'ambito, in particolare, nella terapia del dolore.

Sottolinea peraltro che mentre la medicina ufficiale si avvale di precisi protocolli, nonché di farmaci sottoposti a rigorose valutazioni scientifiche, le medicine non convenzionali si basano solo sul riconoscimento empirico. Si tratta pertanto di tenere conto di tale dato, operando in modo da fare ordine nel settore.

 

Giuseppe PALUMBO, presidente, alla luce delle considerazioni emerse nel dibattito, ritiene di sottoporre alla Federazione nazionale dell'ordine dei medici la richiesta di predisporre una memoria attraverso la quale avanzare i suggerimenti che si ritengano opportuni.

Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.








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