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Filosofia della medicina
Il progetto di ampliamento del pensiero della medicina del nostro tempo passa proprio dalla integrazione del pensiero accademico con ogni altro pensiero medico che sappia portare avanti un progetto culturale
Cos'è la medicina omeopatica?
Autore: SIOMI

Cos’è la medicina omeopatica ?

 

Cosa è la medicina omeopatica? E' una medicina

"non  convenzionale"? Anzi, è una delle tante
medicine non convenzionali? E' un'alternativa
alla medicina accademica?

Per la SIOMI la medicina omeopatica è un
pensiero medico complementare alla medicina
accademica. E che cosa vuol dire "complementare"?
Implica forse questa parola un ruolo subalterno?
Quasi a pensare che la medicina accademica è la
Medicina e la medicina omeopatica non lo è?
Niente di tutto questo.

E' insito nel concetto di
complementarietà il concetto di pari dignità. Il
progetto di ampliamento del pensiero della
medicina del nostro tempo passa proprio dalla
integrazione del pensiero accademico con ogni
altro pensiero medico che sappia portare avanti
un progetto culturale solido e interagibile con
la nostra prima medicina. Il fine ultimo, un fine
da "sogno" che la SIOMI intende con il suo lavoro
trasformare in realtà, è quello di contribuire a
scrivere una medicina con la "M" maiuscola, una
medicina più degna di quella che pratichiamo
oggi: la Medicina Integrata.

Per realizzare questo progetto occorre
promuovere lo sviluppo culturale della medicina
omeopatica cercando di  coagulare in questo
lavoro quante più forze culturali (e
rappresentative) possibile. Per questo motivo è
nato nel maggio 2004 il Coordinamento nazionale
per la Medicina Omeopatica che raccoglie
attualmente otto sigle tra associazioni e scuole
dell'omeopatia in Italia. Il coordinamento,il cui
responsabile è  Simonetta Bernardini, svolge un
ruolo in primis culturale,adoperandosi per lo
sviluppo scientifico della medicina omeopatica,
ma esso implica anche un progetto di
rappresentanza politica della nostra medicina nel
continuo confronto con le Istituzioni.


Le sigle che fanno parte del
Coordinamento Nazionale per la Medicina Omeopatica

ARTI - Presidente: Dr. Rosario Pennacchio, Napoli
CISDO - Responsabile Nazionale: Dr.ssa Helene Calogeropoulou, Milano
CSOA - Presidente: Prof. Emilio Minelli, Milano
ISMO - Responsabile: Dr. Gino Santini, Roma
Gruppo Omeopatico "Dulcamara" - Presidente: Dr. Flavio Tonello, Genova
OMOIOS - Responsabili: Dr. Roberto Pulcri, Dr Nicolò Visalli, Roma
SIOMI - Presidente: Simonetta Bernardini, Milano
SMB - Direttore Scientifico: Dr. Walter Masci, Roma

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La SIOMI esce dal Comitato di Bologna

Dal mese di aprile 2004 la SIOMI non fa più parte
del "Comitato Permanente di Consenso e
Coordinamento per le Medicine Non Convenzionali"

La SIOMI ha partecipato fattivamente e
con grande entusiasmo alla  stesura del documento
di Consenso sulle Medicine Complementari che è
stato presentato alle Istituzioni nel corso di un
convegno svoltosi a Bologna nell'ottobre 2004. Il
testo, siglato anche dalla SIOMI, rappresenta il
pensiero comune e condiviso della grande
maggioranza delle società scientifiche,
associazioni e scuole che in Italia tutelano,
rappresentano e promuovono la cultura delle
medicine complementari.

A seguito della presentazione del
documento di consenso si è costituito a Bologna
nel dicembre 2005 un gruppo di lavoro di
carattere informale denominato "Comitato
Permanente di Consenso e Coordinamento per le
MNC", il cui responsabile è Paolo Roberti,
psichiatra omotossicologo e da quest'anno anche
diplomato in omeopatia, socio anche della SIOMI.
Tale comitato aveva lo scopo di  riunire tutte le
sigle firmatarie del documento di consenso. Il
fine era quello di presentare il mondo dei medici
esperti nelle medicine complementari unito e
compatto al tavolo di rappresentanza con le
Istituzioni.

La SIOMI ha partecipato ai lavori del
Comitato Permanente di Consenso e Coordinamento
per le MNC  fino al mese di aprile 2004 data in
cui ha ritenuto conclusa la collaborazione
congedandosi dal gruppo di lavoro. Il nostro
consiglio Direttivo ha spiegato al coordinamento
le motivazioni di tale decisione in una lettera
inviata al coordinatore Roberti e per conoscenza
a tutte le sigle aderenti. Tra le motivazioni più
importanti che hanno indotto la nostra SMS ad
abbandonare il tavolo di collaborazione vi sono
la difficoltà che la SIOMI ha più volte
incontrato nel vedere considerati i propri
contributi principalmente in tema di modalità di
dialogo e interazione con le principali
Istituzioni coinvolte (in  primis la nostra
Federazione Nazionale) e di modalità di
rappresentanza della medicina omeopatica.
Determinante per tale decisione è stata inoltre
la constatazione delle insufficienti garanzie di
trasparenza del lavoro del coordinatore.

La SIOMI, pur congedandosi da questo
gruppo di lavoro, ha rinnovato a tutte le sigle
aderenti al Coordinamento la propria completa
volontà di collaborare con ognuna di esse per
ogni problematica riguardante la cultura della
medicina omeopatica e la tutela della
professionalità dei medici esperti in questa
disciplina.

Al momento la SIOMI, cosciente del
proprio ruolo di associazione numericamente più
rappresentativa dei medici omeopati italiani,
prosegue con convinzione il proprio dialogo con
tutte le sigle del Coordinamento nazionale per la
Medicina omeopatica (vedi sopra) nella
convinzione che l'omeopatia debba essere
rappresentata individualmente e con maggior forza
alle Istituzioni e che non sia utile né a livello
politico né soprattutto a livello culturale che
essa si disperda in un contenitore unico che
desidera definirsi di medicina non convenzionale.

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Caro socio antroposofo...

Lettera aperta a tutti i soci SIOMI dopo le
dimissioni del Dr Buccheri e del Dr Basili dal
Consiglio Direttivo. Il rammarico di questi
accadimenti è grande soprattutto perché seguono
di pochi mesi i comuni intenti espressi al
Convegno Nazionale di Firenze lasciando il
Consiglio Direttivo sbigottito e privo delle
energie dimissionarie di ben due consiglieri. La
SIOMI però non intende abbandonare i suoi soci
antroposofi...

Le lettere di dimissione del Dr Buccheri
e del Dr Basili sono state recapitate in SIOMI
due mesi dopo il Convegno Nazionale tenutosi a
Firenze nel mese di marzo. Allo stesso congresso,
in sede di nuove elezioni e di assemblea
nazionale dei soci, gli stessi avevano aderito
nuovamente al loro mandato. Le motivazioni
addotte negli scritti dimissionari sono purtroppo
di pura circostanza, poche righe di commiato
troppo convenzionali anche per un antroposofo.

Il rispetto e l'apprezzamento per il
lavoro svolto dal Dr Buccheri e dal Dr Basili
durante il loro mandato di Consiglieri è l'unica
motivazione che rende più tollerabile questa
uscita di scena rapida e dolorosa. Rapida perché
imprevista e spiazzante: il Consiglio Direttivo
perde due unità su nove. Per rinnovarlo occorre
una nuova assemblea nazionale, impresa difficile
anche da un punto di vista economico (rinnovare
il Consiglio Direttivo societario non è impresa
facile e tantomeno economica, richiedendo un
numero di consensi adeguato e una registrazione
notarile canonica). Dolorosa perché chiude un
cammino di condivisione rinfrancato dalla bella
atmosfera del Congresso Nazionale di Firenze.

Ci rimane una domanda alla quale
tutt'oggi manca  una plausibile risposta: se è
vero che i delegati GMAI avevano esaurito il loro
mandato in SIOMI possibile che questo non fosse
chiaro anche due mesi prima? Perché
responsabilizzarsi di nuovo in una riunione
plenaria, perché candidarsi a nuove elezioni per
lasciare improvvisamente vuote le poltrone
dell'antroposofia? Nessun accadimento si è
verificato tra convegno e dimissioni e la linea
politica della società era rimasta tale e quale a
quella concordata a marzo.

Lo statuto SIOMI, riveduto e corretto in
sede di assemblea generale allo stesso congresso,
recita a chiare lettere che la SIOMI è la casa
dei medici che utilizzano rimedi omeopatici nella
loro pratica clinica, indipendentemente dall'iter
formativo percorso. L'impegno, nero su bianco, è
quello di rappresentare la medicina omeopatica,
quella antroposofica e altre metodiche
terapeutiche in cui trovino utilizzo i medicinali
omeopatici, di favorirne la diffusione,
l'integrazione e di patrocinarne la ricerca. Se
questo compito fosse già stato esaurito le
medicine complementari avrebbero un presente
diverso e un futuro di speranze più luminose.
Questo compito invece è all'esordio e necessita
del vigore, del temperamento e dell'amore dei
suoi sostenitori. Lasciare gli altri nei guai non
è solo peggio per il Consiglio Direttivo di una
piccola grande società. E' peggio per tutti.

La SIOMI è la casa dei medici che amano
l'omeopatia la Medicina Integrata, sotto questa
bandiera si riuniscono tutti i medici che
vogliono adoperarsi per far evolvere il pensiero
medico in questa precisa direzione. La SIOMI è
assolutamente convinta che i medici antroposofi
vorranno restare in questa casa. L'invito a
restare non è una questione formale: i numeri
dicono che la SIOMI conta oltre mille iscritti.
Si tratta piuttosto di continuare a crescere
"compagni di idee", come piace dire al nostro
Presidente. La rappresentanza dell'Antroposofia
in SIOMI è oggi più benvenuta che mai. I soci
antroposofi che vogliono raccogliere il testimone
si facciano avanti: le molte testimonianze di
sostegno all'attività della SIOMI giunte dai soci
antroposofi fin dal mese di Luglio e sono state
un grande conforto. Ora occorre passare ai fatti
e offrire concretamente questa collaborazione al
Consiglio Direttivo.

Per leggere la lettera inviata dal Consiglio
direttivo SIOMI ai soci antroposofi all'indomani
del ricevimento della delibera con la quale  GMAI
comunica le dimissioni dei consiglieri Buccheri e
Basili >>> qui

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SANA: una dignità ancora da costruire

Prima alternative, poi non convenzionali, adesso
complementari o integrate. Il ritornello dei
nomignoli è sempre doloroso per chi vorrebbe
affermata una sola medicina, unica e integrata.
Ma ancor più difficile è attendere una legge che
tarda a venire.  L'Onorevole Lucchese ha spiegato
a SANA cosa attendersi, tra i chiari e gli scuri
degli esponenti di settore...

Il Calendario SANA 2004 ha previsto al
Palazzo dei Congressi di Bologna un convegno
sulle Medicine Complementari. L'Onorevole
Lucchese, relatore della proposta di legge, ha
esordito dicendo che il lavoro è  alla fase
finale e che il tempo andrà messo a profitto per
completare i lavori prima della fine di questa
legislatura. L'intento è sempre quello di non
fermarsi alla sola parte medica sanitaria ma di
proseguire per normare la professione esercitata
anche dai non medici. La tutela dei cittadini dai
possibili ciarlatani è sempre in testa ad ogni
preoccupazione. "Si tratta di fare una legge
nazionale per i profili professionali e
l'ordinamento didattico. Le pratiche
non-convenzionali contemplano tre blocchi:
medici; chiropratici e osteopati; operatori delle
discipline bionaturali" così ha continuato
Lucchese puntando il dito sull'iter formativo e
ha continuato". La definizione del tipo di
formazione per la terza categoria (operatori del
bionaturale) era una delle questioni più
critiche: io penso che serva un diploma di laurea
breve ma vedo che non sono d'accordo né i medici
convenzionali, né i diretti interessati. A questo
punto, si può decidere per una formazione da
affidare alle Regioni".

Daniela Guerra (Presidente Gruppo Verdi
Regione Emilia Romagna) ha girato il dito nella
piaga ribadendo che il tempo è tiranno: "Il
Parlamento, anche tenendo conto della scadenza
naturale del 2006, non ha molto tempo per varare
la legge. Potrebbe riaccadere quanto già successo
con la proposta portata avanti dall'onorevole
Galletti". L'anatema di un secondo buco
nell'acqua sarebbe davvero insopportabile. Guerra
ha anche annunciato che recentemente la Regione
ha varato una delibera destinando 1,5 milioni di
euro per erogazione e sperimentazione delle
medicine complementari a carico del sistema
sanitario regionale: un piccolo passo e un
segnale contro l'omertà.

Imbarazzato è invece apparso Antonello
Angeleri (Consigliere Regionale del Piemonte). Il
disagio è dovuto al fatto che la Corte
Costituzionale aveva bloccato l'infausta legge
piemontese sulla Medicina Complementare e che
anche il successivo tentativo varato a maggio si
è già scontrato con un nuovo ricorso: "E' una
lotta contro i mulini a vento" si è giustificato,
"eppure siamo in presenza di un mercato,
operatori e cittadini che hanno bisogno di una
risposta".

Emilio Minelli (Consigliere SIOMI e
Coordinatore didattico dei Corsi di
perfezionamento in Agopuntura e in MNC del Centro
OMS dell'Università degli Studi di Milano) ha
richiamato l'attenzione sul concetto di Medicina
Integrata e sul 15% degli italiani che la
utilizza. Ha inoltre sottolineato l'interesse
dell'Università verso le Medicine Complementari.
Così come Roberto Pulcri (Coordinatore del Master
in Agopuntura Clinica, Università Tor Vergata)
impegnato nella didattica privata e quella
universitaria rivolta ai medici. Paolo Bellavite
(Professore di Patologia generale, Università di
Verona) ha indicato come assolutamente necessaria
l'apertura di Corsi di Medicina Integrata presso
le Università: "Diverse Università italiane
stanno iniziando esperienze di ricerca e di
didattica in questo senso, ma non esiste nessun
piano preordinato". L'Avvocato Giancarlo
Rizzieri, esperto in legislazione per le medicine
e le tecniche non convenzionali, ha ribadito la
necessità di una adeguata formazione focalizzando
l'intervento fra il lavoro di pertinenza medica e
quello destinato ad altri operatori: "Il
discrimen deve essere che il non-medico non possa
svolgere attività di pertinenza del medico
chirurgo".

Simonetta Bernardini, Presidente SIOMI, è
intervenuta in modo deciso innanzitutto come
medico che vede la necessità di una legislazione
operativa: "E' sancito dal principio della
domanda: 10 milioni di italiani lo chiedono".
Diretta all'Onorevole Lucchese, il nostro
Presidente ha poi aggiunto: "Parlare di medicina
non-convenzionale è un termine vecchio. E' una
definizione che come medici non accettiamo perché
non siamo schizofrenici. Non è che un giorno
siamo medici convenzionali e un giorno no. Siamo
sempre lo stesso medico che dispone di due
sistemi di cura. Si adotti definitivamente il
termine di medicina complementare". Ha inoltre
tenuto a sottolineare che la 'benevolenza' dei
politici per i quali l'evidenza di 10 milioni di
italiani è sufficiente a dimostrare l'efficacia
delle medicine complementari non è uno stato
d'animo condiviso dalla categoria dei medici che
promuovo la Medicina Integrata. Ha ribadito che
il problema di comunicare l'esperienza
dell'efficacia dell'omeopatia riguarda pienamente
i medici esperti in questa materia. Perché si
possa giungere all'integrazione occorre che la
medicina omeopatica sviluppi il proprio percorso
culturale ampliando concretamente la ricerca
scientifica.

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In Francia è polemica sull'omeopatia

L'Academie Nazionale de Medecine si è lanciata
contro l'omeopatia definendola "un metodo
immaginato due secoli fa, a partire da
preconcetti privi di fondamento scientifico". La
prima ragione di questi attacchi è decisamente
economica e un rancore verso la strada
"preferenziale" del mercato omeopatico...

Aberrante: così è stato definito il
rimborso dei medicinali omeopatici in un momento
critico di tagli generali dei rimborsi sanitari.
Trema la Francia che aveva ben accolto la
tradizione omeopatica poiché l'attacco è duro e
viene direttamente dall'Accademia Nazionale di
Medicina. Il dito è puntato anche contro l'iter
facilitato che avvantaggia il rimedio omeopatico
alla sbarra dell'immissione in mercato dove solo
il medicinale tradizionale deve mostrare
efficacia e controindicazioni testate. Altro
aspetto sottolineato dall'Accademia è il
privilegio della pubblicità: produzione e
distribuzione dei rimedi omeopatici sono spesso
sponsorizzate e diffondibili, ulteriore deroga
alla situazione francese che prevede il divieto
di fare della pubblicità presso il pubblico per
le medicine rimborsabili dal servizio sanitario
nazionale.

A quanto pare neppure la Francia è immune
alla malasorte europea di questo periodo. A
difesa della buone abitudini francesi si è
espresso il Ministro per la Salute francese,
Philippe Douste-Blazy, secondo il quale il
rimborso rimarrà invariato. La somma decisione
spetterà all'Alta Autorità per la Sanità,
organismo che comincerà a funzionare dal 2005.
Tregua dunque, sotto il favore del Ministro della
Sanità, con un rinvio a giudizio a breve.

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FAQ sull'omeopatia, un regalo SIOMI

Quante volte i pazienti ci domandano si saperne
di più della medicina che hanno scelto? Ciascuno
di voi può consigliare loro di consultare il sito
della vostra SMS.

L'acronimo FAQ è ben conosciuto dai
navigatori di Internet e significa "Frequently
Asked Questions", ovvero le domande più frequenti
su un certo argomento, comprensivo beninteso
delle relative risposte. L'esigenza di costituire
una FAQ è nata all'interno delle diffusissime
liste di discussione reperibili su di un
qualunque argomento, liste che hanno
letteralmente fatto la storia di Internet
nell'era prima del web. Il problema era in fondo
banale: i newbie, ovvero coloro che si andavano
ad iscrivere ad una lista per la prima volta,
ponevano inizialmente sempre le stesse domande,
alle quali i "vecchi" della lista rispondevano
fino ad esaurimento della loro pazienza. E più
grande era la lista, maggiore era il problema.
Questo fino a quando qualcuno non ha avuto la
bella pensata di raccogliere tutte le domande più
richieste con le relative risposte in un unico
documento facilmente reperibile dagli utenti. Era
nata la prima FAQ.

La SIOMI ha fatto la stessa cosa.
L'omeopatia spiegata in modo semplice è
disponibile per tutti
<
http://www.siomi.it/faq.htm>on line. Trenta
domande frequentissime e trenta risposte
appropriate sono fruibili per tutti, medici
interessati e pazienti curiosi. Gli autori di
questo lavoro sono due soci siomi: Giorgio Di
Leone e Mario Di Leo. I temi spaziano dalle
definizioni fondamentali fino al dettaglio degli
studi scientifici comprovanti il successo e il
funzionamento. Il focus raggiunge anche dosi,
diluizioni, aggravamenti e la leggenda dell'acqua
fresca, effetto placebo compreso. Ovviamente
altre se ne possono aggiungere alla lista secondo
le richieste fatte proprio da medici e pazienti,
grazie anche alla necessità di mantenere
costantemente aggiornato da parte della SIOMI
questo piccolo (ma indispensabile) angolo di
informazione scientifica.

Per consultare le FAQ >>> <
http://www.siomi.it/faq.htm>qui

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La FNOMCeO apprezza e riconosce
il lavoro della SIOMI

La "Professione", organo ufficiale di stampa
della Federazione Nazionale degli Ordini dei
Medici e degli Odontoiatri,  nel numero di
settembre  riporta un'ampia sintesi delle "Linee
Guida" della SIOMI sul comportamento
professionale del medico esperto in omeopatia.

Il documento, unico nel suo genere in
Italia,  rappresenta un importante contributo
della nostra SMS per definire le regole del
comportamento del medico esperto in omeopatia. Il
testo era stato consegnato al Presidente Del
Barone in occasione del Terzo Convegno Nazionale
della SIOMI e distribuito a tutti i partecipanti.
Le raccomandazioni della SIOMI sono anche state
consegnate ad importanti Istituzioni italiane ed
Europee, tra cui l'OMS e le società scientifiche
di medicina complementare aderenti ad ECH ed ECPM.

Per consultare il testo completo delle
"Raccomandazioni per la pratica dell'omeopatia in
medicina integrata" >>>
<
http://www.siomi.it/documenti/news2004/raccomandazioni.pdf>qui

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Tempo di omeopatia
per "Tempo Medico"

Per la prima volta, questa rivista
considerata tempio della medicina accademica,
apre le pagine alle medicine complementari
pubblicando un articolo del nostro Presidente
Simonetta Bernardini  dal titolo"Medicina non
Convenzionale: una definizione fuorviante". Fare
breccia su questa testata è significativo,
soprattutto con un articolo a tutta pagina e di
grande livello. Grazie al direttore Luca Carra
per la collaborazione e l'accoglienza sulla
rivista.

Per leggere il testo completo dell'articolo >>> qui

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cliccare <
http://www.siomi.it/adesione.htm>qui








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si raccomanda di consultare sempre il proprio medico di fiducia.
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