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Intervista al dott. Flavio Gazzola sulla Visologia
Diagnosi dai segni del viso per tutti
Autore: Radio Padania

Intervista al dott. Flavio Gazzola

 

sulla Visologia

 

Domanda 1:

Dott. Gazzola, lei è un pioniere della medicina non convenzionale e dei check-up bioelettronici in Italia ed è famoso per avere messo a punto una metodica per l’esame diagnostico del viso, per capire insomma dai segni del volto lo stato di salute degli organi interni. Questo sistema diagnostico si chiama Visologia ed è descritto nel suo libro “Visologia, diagnosi e terapia dai segni del viso”, Sugarco edizioni. Potrebbe dirci qualcosa su questo argomento ?

 

Domanda 2:

La Visologia  può essere praticata anche in famiglia, senza necessariamente essere dei professionisti esperti ?

 

Domanda 3:

Può essere utile l’impiego della Visologia per i bambini ?

 

Domanda 4:

Come si fa per apprendere questa metodica ?

 

 

 

Domanda 1

La Visologia o diagnosi attraverso i segni del viso  è soprattutto un modo pratico per raccogliere informazioni sullo stato degli organi interni.

Ciò avviene a costo zero, richiedendo solo capacità di osservazione.

La Visologia fa parte delle cosiddette riflessologie zonali, che consistono nella proiezione delle funzioni del corpo o in altre parole, della “mappa” dell’organismo su determinate zone di esso, come appunto il viso, l’iride, la congiuntiva, il padiglione auricolare, la lingua,le arcate dentarie, il cranio, l’addome, la pianta del piede. Queste riflessologie si chiamano anche “zonali”in quanto delimitate in particolari zone anatomiche del corpo a differenza per esempio dell’agopuntura, che rappresenta la proiezione del corpo sull’intero manto cutaneo e che costituisce dunque un sistema riflessologico non zonale, ma “sistemico”.  Le riflessologie zonali e sistemiche non fanno parte dello studio dei riflessi della neurologia.

 

La Visologia può essere impiegata insieme con qualsiasi altra tecnica diagnostica, per approfondimento o confronto. In particolare è molto utile applicata insieme con l’iridologia.

Si può affermare che l’Iridologia a basso ingrandimento fa parte della Visologia: certi evidenti segni dell’iride possono essere rilevati a occhio nudo o con una lente di ingrandimento e completano l’analisi generale del viso.

 

Anche l’Auricologia o studio riflessologico del padiglione si può considerare parte della Visologia.

La palpazione del padiglione rileva zone dolorose corrispondenti a parti del corpo disturbate, soprattutto parti della colonna, ma anche degli organi interni. Questi dati si possono facilmente raccogliere e aggiungere alle altre informazioni.

 

La Craniologia o studio riflessologico del cranio offre ugualmente informazioni ulteriori, sia nella zona frontale, sia in quella temporale, sia nell’area parieto-occipitale.

 

Altre riflessologie integranti la Visologia sono la riflessologia della lingua e quella dei denti.

Questi argomenti fanno parte dei corsi di Visologia.

 

In conclusione vi sono almeno cinque riflessologie che completano e integrano i dati raccolti dall’esame del viso.

L’esame del viso a sua volta comprende un’analisi complessiva o primaria e un’analisi settoriale più dettagliata o secondaria.

La mappa del corpo si manifesta in modo generale nelle tre aree primarie del viso, corrispondenti grosso modo alle tre aree di innervazione trigeminale, la superiore (frontale) corrisponde alla parte superiore del corpo, l’intermedia (nasale) al torace e agli arti superiori, l’inferiore (buccale) all’addome e agli arti inferiori.

Al’interno di ogni area primaria, vi è poi una completa rappresentazione del corpo e le singole parti sono rappresentate da aree più piccole dette aree secondarie.

 

Di conseguenza vi sono tre rappresentazioni del corpo in ciascuna delle tre aree trigeminali, oltre a una rappresentazione generale dell’organismo sull’insieme delle tre aree primarie.

Ciò che è interessante dunque è che un organo, per esempio il fegato, è rappresentato tre volte in ciascuna delle tre aree trigeminali.

 

Se l’alterazione “fegato” appare nell’area primaria superiore, vi è una relazione fra l’attività neurosensoriale rappresentata dal capo e la disfunzione epatica, per esempio un atteggiamento collerico, un carattere iracondo oppure forti arrabbiature; avremo dunque una relazione causale bidirezionale fra l’emozione “collera” o “aggressività” e la funzione “fegato”.

Se l’alterazione “fegato” appare nella zona intermedia, vi è una relazione fra fegato e organi toracici, per esempio disfunzioni cardio-respiratorie che causano disfunzioni epatiche o viceversa.

Se l’alterazione “fegato” è localizzata inferiormente, vi è relazione fra disturbi gastro-intestinali e disfunzioni epatiche.

 

Un secondo aspetto di particolare interesse è la relazione fra organi contigui sulla mappa del viso.

Per esempio, la linea cosiddetta dell’ipertensione, che percorre il viso in senso orizzontale da uno zigomo all’altro, entra in contatto alle estremità laterali con le aree del rene e del cuore, nella parte inferiore è in relazione con gli organi gastro-intestinali, nella parte superiore con le aree del fegato, della circolazione venosa portale e degli arti inferiori.

La presenza di segni contemporaneamente nelle aree renali indica l’origine dell’ipertensione, per esempio appunto problemi renali; segni nelle aree del cuore (H1 e H2) indicano la partecipazione della funzione cardiaca; segni nelle aree digestive e intestinali indicano l’origine dell’ipertensione da problemi digestivi e assimilativi.

In conclusione l’osservazione delle contiguità sulla mappa indica il concatenamento causale dei disturbi.

 

Per una valutazione generale possiamo quindi ricorrere:

  1. alle tre piccole mappe organiche sul viso, corrispondenti a ciascuna branca trigeminale, viste nel rapporto con il significato dell’area primaria corrispondente
  2. poi possiamo valutare la presenza di segni nelle singole aree secondarie, espressione di disfunzione d’organo;
  3. poi le contiguità degli organi sulla mappa, come origine del concatenamento causale;
  4. infine possiamo ricorrere alle cinque aree supplementari (iride, padiglione, cranio, denti, lingua) per conferma e arricchimento delle informazioni raccolte.

 

In conclusione si può raggiungere una sufficiente definizione diagnostica in modo sistematico.

 

 Un capitolo di grande importanza nella Visologia è lo studio dei segni sul viso in relazione con i rimedi omeopatici.

Il libro fornisce una tabella dettagliata dei rimedi omeopatici più noti, aventi un quadro di segni e sintomi specifici riferentesi al viso.

Potremo definire un viso “Chamomilla” o “Aconito”, ecc., in relazione con il quadro già noto in omeopatia.

 

Per chi si occupa di agopuntura e di micromassaggio cinese o di cromopuntura o magnetopuntura o chimiopuntura, la Visologia offre una messe inesauribile di informazioni.

 

Un ulteriore settore di studi è offerto dagli aspetti psicosomatici e caratteriali del viso, introdotti nel capitolo dedicato alla “Fisiognomia”.

Vi sono presentati molti dati della tradizione, che pongono la forma del viso in relazione con quadri caratteriali “planetari”.

Si possono dunque valutare contemporaneamente disfunzioni fisiche ed emozionali, svelate dalla Visologia con gli aspetti caratteriali introdotti dalla Fisiognomia classica o dalla moderna Morfopsicologia o persino della Frenologia, cioè la forma del cranio, vista in relazione con il carattere.

 

Chi si specializza in Visologia potrà sviluppare e integrare nei suoi studi tutte queste informazioni di grande importanza per il corretto mantenimento della salute.

 

In una visione costacurtiana infine il viso diviene lo specchio immediato dello stato dell’intestino, nelle relazioni con gli altri organi, con le emozioni, con il carattere

 

 

Domanda 2

 

Il bello della Visologia è che può essere praticata in famiglia. Si può imparare a riconoscere le aree principali per esempio dell’intestino, delle vie respiratorie, degli organi genitali e individuare l’insorgere dei problemi di salute sin dall’inizio, in modo da attuare una vera medicina preventiva-

 

Domanda 3

 

L’esame diagnostico sul viso dei bambini è molto semplice. I genitori possono imparare facilmente e sono in grado di individuare per esempio il rischio di appendicite acuta, quando il bimbo ha mal di pancia. Naturalmente questo non esclude una visita presso il medico di fiducia, ma soprattutto in circostanze difficili, offre un grande aiuto. Inoltre si riesce a capire subito dal viso del bambino, se hciò che ha mangiato è stato digerito bene o se sta covando un’influenza o tantissime altre cose.

 

Domanda 4

 

Vi sono corsi per il pubblico e corsi professionali. Attualmente della organizzazione di essi si occupa la società “Saporedelsapere”, molto attiva nell’organizzazione di eventi culturali relativi alla medicina naturale.

 

 

 

 








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