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La relazione donna-metalli
Metalli in aiuto della donna
Autore: Flavio Gazzola

L’azione dei metalli nell’organismo umano e nella donna

Dott. Flavio Gazzola

 

I metalli sono utilizzati normalmente nell’organismo umano come:

1.      Costituenti dei tessuti, per esempio il calcio nella formazione dell’osso e il ferro nella costituzione dell’emoglobina dei globuli rossi, veicolante l’ossigeno.

2.      Attivatori di reazioni biochimiche del metabolismo, in piccolissime quantità., ma determinanti.

3.      Alcuni metalli pesanti, come il piombo, non hanno parte nei processi fisiologici, tuttavia, diluiti omeopaticamente, svolgono azione terapeutica in diverse patologie.

 

Importanza dei metalli per la donna

 

Vi sono due coppie di metalli polari di particolare importanza per la donna.

Le coppie in questione sono:

Piombo-Argento

Ferro- Rame

 

Piombo e Argento sono in dosi ponderali tossici per l’organismo, ma preparati omeopaticamente possiedono delle azioni terapeutiche importanti.

L’Argento, connesso tradizionalmente con la Luna è un rimedio connesso con la riproduzione.

Basti pensare all’uso tradizionale dell’argento in fotografia per la sensibilizzazione delle pellicole alla luce. L’argento riproduce la luce, come la Luna, femminile,  “riproduce” la luce del Sole, maschile.

Questo metallo “lunare” agisce sulla regolarizzazione del ciclo femminile, in particolare se associato all’organoterapico Ovaio, come nel preparato Ovaria/Argentum, che, in forma di granuli si assume una o due volte al giorno per regolarizzare l’attività ovarica, possedendo anche un’azione anti-infiammatoria.

La maggior parte dei problemi del ciclo, dalla irregolarità alla dismenorrea, deriva infatti da infiammazioni del territorio pelvico soprattutto a causa di stitichezza nella donna e comunque deriva da problemi intestinali.

Si impiega anche nel climaterio per evitare le vampate e i momenti di malumore, che derivano da una sregolazione del rapporto fra ormoni ovarici e ipofisari.

 

Il Piombo in forma omeopatica facilita la calcificazione, quando questa per vari motivi non avviene appropriatamente, per esempio Galenit D6 (minerale del piombo).

L’energia “Piombo” è del tutto simile all’energia “Calcio”, che costituisce lo scheletro umano e all’energia “Silicio”, che costituisce l’intelaiatura dei tessuti connettivali, come pure l’intelaiatura della crosta terrestre, di cui è l’elemento più abbondante..

Nel’osteoporosi si può dunque utilizzare la Galenite, che funge da direttore d’orchestra per la corretta deposizione di calcio. Possiamo fornire nel modo migliore calcio al corpo, utilizzando altri due preparati omeopatici, la roccia Apatite e il guscio di conchiglia, 1 cucchiaino di Apatite al mattino e 1 cucchiaino di Conchiglia alla sera. Si tratta di calcio in forma organica, che l’organismo incamera molto facilmente, senza rischio di depositarsi nelle articolazioni e nelle arterie o nelle vie urinarie, con formazione di calcoli.

 

Il Ferro è componente fondamentale del sangue. La donna rischia spesso carenze di ferro per via delle perdite mestruali e in gravidanza. A volte si creano situazioni di anemia manifesta o subclinica, che creano comunque sensazione di debolezza e inadeguatezza  verso le molteplici esigenze della vita lavorativa e familiare.

Anche in questo caso si può ricorrere alla somministrazione di ferro organico attraverso preparati a base di ortica. Particolarmente utile è la possibilità di eseguire iniezioni con “Urtica dioica Ferro culta”, completamente innocua e che risolve spesso casi difficili, che devono ricorrere alla somministrazione di ferro ponderale per via iniettiva, pratica non scevra da fastidi e pericoli.

 

Il Rame per la sua lucente bellezza si associa a Venere, connessa con Marte (ferro).

Venere è sia femmina seducente, quando si accoppia extraconiugalmente con Marte, dio guerriero, ma è anche matrona e vestale della casa con il suo sposo artigiano e fabbro Vulcano o Efesto.

Dunque vi è nel rame la duplice natura femminile, come in Marte-Vulcano compare la duplice natura maschile.

Nella donna il rame regola la giusta forma corporea, che non deve essere troppo matronale giunonica (Venere sposa di Vulcano), né eccessivamente magra e iperattiva (Venere cubista amante di Marte). Si tratta di un equilibrio sia fisico, sia psichico.

Il rame sotto forma del suo minerale calcopirite, che contiene anche il ferro, in forma omeopatica combatte l’anemia, la stanchezza cronica.

Il rame, insieme con l’oro e l’argento, combatte efficacemente le infezioni croniche della gola, che spesso conducono a risposte autoimmuni, che possono dapprima stimolare (magrezza, ipereccitabilità), poi abbattere l’attività della tiroide, conducendo ad adiposità eccessive.

Il rame si associa con la camomilla nella prevenzione della dismenorrea e nei dolori del travaglio e con la melissa nella regolazione generale dell’attività della tiroide.

 

In conclusione i metalli si avvicinano a noi con la loro bellezza, le loro qualità misteriose e se ci avviciniamo a loro e ne interpretiamo l’intima natura, potremo averli come amici per la vita.

 

Dott. FlavioGazzola, flarida@tin.it, T.0255601846

 

 

 








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