Metodologia psicoterapeutica sviluppata da Alexander Lowen, intimo collaboratore di Wilhelm Reich. Egli prese le mosse dalla connessione stabilita da Reich fra le tensioni muscolari e le emozioni represse (la corazza caratteriale).

Le metodiche bioenergetiche mirano a risolvere sia le tensioni fisiche che psichiche del paziente attraverso tre sfere di intervento:

• Fondazione
  Si insegna al paziente a stare fisicamente e mentalmente con i piedi ben piantati per terra, superando così le insicurezze;
• Respirazione corretta
  Essa apporta all’organismo scioltezza, naturalezza e vitalità;
• Sruttura caratteriale
  Affronta cinque principali atteggiamenti mentali e fisici scorretti, di cui il paziente è condotto a prendere coscienza e, dunque, a superare: carattere schizoide (tende a tenere eccessivamente “insieme” il corpo), carattere orale (desiderio marcato di farsi prendere in considerazione dagli altri), carattere psicopatico (bisogno di essere superiore a tutti in ogni occasione), carattere masochista (rinuncia all’affermazione dei propri diritti e necessità), carattere rigido (controllo delle proprie emozioni, per non esporre l’animo a ferite).

Scopo della bioenergetica è prendere coscienza delle proprie tensioni e imparare a superarle, attraverso una nuova integrazione fisica e mentale nello stesso tempo. I pazienti vengono spinti oltre i limiti della loro resistenza fisica, con lo scopo di provocare una “scarica emotiva”, nata da una repressione avvenuta nel passato individuale.

L’aspetto più convincente del metodo riguarda lo studio della postura e dell’atteggiamento del corpo, come riflesso di condizioni mentali stereotipe; l’aspetto meno convincente concerne appunto la violenza e l’incongruità anatomico-funzionale degli esercizi proposti, che possono provocare la “scarica emotiva”, ma a prezzo di qualche danno fisico.